Divieto d'accesso agli “asini volanti”
“Show must go one”: De Luca non si dimette

Dopo ore ad elogiare il suo operato in diretta, De Luca, lasciando i più col fiato sospeso fino alle 23.59, strappa le dimissioni e spiega che non può lasciare la città in questa situazione. E così, mentre in tanti sono costretti a riporre in cantina la bottiglia di spumante, il Sindaco brinda sei volte alla salute dei deputati nazionali, di Nello Musumeci, consorterie, una parte della città, deputati regionali e Ruggero Razza.
Probabilmente, il Sindaco, dapprima, con la sua ennesima minaccia di dimissioni, sperava che avrebbe ottenuto la rimozione del suo nemico di turno, il commissario straordinario Asp, Paolo La Paglia, ma non avendo sortito l'effetto sperato, il primo cittadino sposta la sua mira sul Consiglio comunale, a causa della tardiva approvazione del bilancio da parte dei Consiglieri. Così, dopo averli definiti "asini volanti" ed aver, addirittura, affisso un cartello di divieto di accesso per loro alla sua stanza, prova, ancora una volta, a condizionare l'attività dell'Aula, annunciando che non parteciperà più alle sedute del civico consesso fino a quando non ci sarà una riforma sul voto di astensione, che, secondo il regolamento vigente, in una situazione di indecisione dell'aula, si aggiunge al numero dei voti negativi. Annuncia, inoltre, che proporrà una denuncia per il presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile. Nessun tentativo di riconciliazione con l'Aula, quindi, anzi toni sempre più accesi.
Qualcuno festeggerà, altri saranno delusi, ma, di certo, c'è che il Sindaco De Luca riesce sempre a mantenere viva l'attenzione su di sé e, per altri due anni, dovremo abituarci ai continui colpi di scena, intemperanze e, chissà, quante altre minacce di dimissioni plateali.
venerdì 5 febbraio 2021
Marilena Faranda
