Per le opposizioni i conti non tornano neanche qui
Cimiteri, i promotori della controrelazione “Reazione a Cateno“ contestano Minutoli

I timori che avevamo manifestato nel
documento “Reazione a Cateno” (la controrelazione annuale) sui rischi ai quali
si andava incontro per la disorganizzazione del settore cimiteriale, si sono purtroppo puntualmente confermati,
come si evidenzia dalla lettura delrecente comunicato della Uil sulla
situazione dei cimiteri cittadini, e dalla replica
dell’assessore Minutoli.
Nella controrelazione scrivevamo che “nell’ultimo anno, secondo quanto
ci risulta (la relazione del sindaco non rendeva noti i dati), si è avuto un
peggioramento della situazione soprattutto per quanto riguarda le salme
giacenti in deposito, il cui numero è iniziato a crescere superando anche quota
300”.
L’assessore, nella sua replica alla
UIL, pur smentendo
il dato di 400 salme al deposito centrale, non è molto chiaro sui numeri reali:è costretto a confermare che le salme in
deposito sono 324, ma non si capisce se le 53 salme dei cimiteri suburbani
di cui parla siano comprese in questo dato o siano in più. Secondo il sindacato
invece sarebbe giacente nei cimiteri periferici un centinaio di salme. In ogni
caso siamo di fronte ad un dato
preoccupante, il doppio del numero minimo considerato fisiologico.
La questione delle salme giacenti nei
depositi non è secondaria in quanto è una delle spie fondamentali per misurare
l’ottimale funzionamento dei servizi cimiteriali e la situazione attuale è pessima.
Si rischia insomma di tornare indietro di quasi un decennio, quando le salme in
deposito arrivarono anche alla cifra di oltre 700.
Non regge la giustificazione
dell’Assessore dei morti covid: nel 2020, secondo report Istat sulla mortalità in Italia, nel
comune di Messina la variazione è stata
dell’1,1% in più rispetto agli anni precedenti.
Non regge neanche l’affermazione che
da soli 6 mesila nuova ditta gestisce il servizio, visto che la nuova organizzazione,
in sostituzione dei servizi della vecchia ditta, è stata avviata nel 2019, e
non 6 mesi fa, dopo due proroghe all’appalto della precedente ditta (ma non era
stato definito illegittimo dall’attuale amministrazione l’affidamento alla
precedente ditta?).
Non quadrano neanche i costi del
nuovo appalto dei servizi informatici, che secondo l’Assessore sarebbero di molto inferiori a
quello precedente. Secondo dati in nostro possesso il costo dei servizi del
precedente appalto, comprensivo del personale e di vari servizi oggi non
previsti, era pari a circa 35mila euro più iva a bimestre, ovvero 210mila euro
l’anno più iva, che è circa la metà di quanto afferma l’Assessore. Inoltre del
nuovo appalto Minutolisembra rendere noto solo l’importoal netto del costo del
personale che invece nel precedente appalto erano inclusi.
Riguardo infine alricorso al Mepa per
il nuovo appalto dei servizi informatici con un presunto maggior “rispetto delle disposizioniche
regolano i contratti pubblici e gli acquisti di beni e servizi”, nellasciare a
chi si dovesse sentire calunniato da tale affermazione l’eventuale ricorso
all’autorità giudiziaria, per quanto ci risulta il precedente appalto fu
inquadrato negli appalti di tipologia mista e non di servizi, per i quali dunque
non ricorrerebbe l’obbligo di rivolgersi al Mepa.
La ottimale riorganizzazione dei
servizi, che avrebbe dovuto aumentare l’efficienza del comparto, è tutta poi nell’avviso dell’Assessore
che preannuncia che si avranno in settimanaa disposizione 100 posti nel muro
centenario ristrutturato (ma è lo stesso che doveva già essere ristrutturato da
tempo?): considerato che
ogni giorno a Messina muoiono
7-8 persone, 100 posti finiscono in un paio di settimane per le esigenze
quotidiane…e poi?
Ed è questo il timore principale che
abbiamo evidenziato, chiarendo che: “Riguardo le progettazioni e le realizzazioni di nuovi tumuli,
…l’attuale amministrazione ha vissuto di rendita…Preoccupano pertanto le
mancate nuove progettazioni che fanno temere per i prossimi anni per il
reperimento di loculi adeguati, considerato che ogni anno si registrano in
città circa 2.800 decessi”.Sarebbe
interessante sapere al riguardo che fine hanno fatto le progettazioni
programmate nel piano triennale e finanziabili con l’avanzo vincolato.
Per avere un’idea chiara e sintetica
di quanto sta accadendo nei cimiteri cittadini basta guardare il seguente grafico
apparso in quello che fu il portale www.cimiterimessina.it, chiuso con la nuova gestione.
Nonostante la
criticità del personale, si erano ottenuti risultati positivi, in termini di
ricavi e di riduzione numero salme in deposito, fino al 2018 e, beneficiandone
per rendita, anche nel 2019 quando però l’attuale amministrazione decide di
cambiare l’organizzazione dei servizi cimiteriali…ed i risultati sono sotto gli
occhi di tutti.
mercoledì 27 gennaio 2021
