"Ricordiamo quanto è successo per i 39 morti nel messinese"
Snalp:Le calamità del sud non sono le stesse di quelle che colpiscono il Nord
Palermo - L’immane tragedia che ha colpito la Sicilia ed
i suoi abitanti si è appena verificata e già assistiamo ai distinguo, allo
scarica barile ed alla ricerca di capri espiatori da parte dei nostri
rappresentanti politici. I
quali, tutti concordi, hanno immediatamente spostato l’attenzione dei media e
dei siciliani verso una abitazione costruita abusivamente, come se tutto quello
che è successo in un giorno nell’intera Sicilia sia dovuto alla costruzione di
una casa senza preventiva autorizzazione. Dimenticando la distruzione
verificatasi praticamente su tutta l’Isola. Il
Sinalp Sicilia è vicino ai Siciliani che hanno subito morte e devastazione ed è
pronto a fare la sua parte; Ma si pone alcune domande che solo chi ci governa
potrebbe darci le relative risposte. Seguendo
i vari TG nazionali, tutte le reti si concentrano su quanto succede nel Veneto,
in liguria e nel trentino, ogni tanto di sfuggita parlano di quanto è successo
in Sicilia e fin qui niente di nuovo sotto questo cielo, ma la cosa che
mortifica un intero popolo è essere considerato in maniera spudorata e
vergognosa come cittadini di serie B, i cosiddetti “figli di un dio minore”. Si
attivano i soccorsi per tutte quelle popolazioni colpite dal maltempo, entra in
funzione la protezione civile, si inizia la raccolta fondi con i famosi SMS da
inviare al fatidico numero solidale e nella schermata del televisore leggiamo
che la raccolta è per gli alluvionati del veneto, della liguria, del friuli
venezia giulia e perfino della piccola provincia autonoma di Trento con appena
500.000 abitanti. Premesso che a queste popolazioni va tutta la solidarietà del
Sinalp Sicilia per quanto hanno subito, ci chiediamo ma in Sicilia non è
successo niente? Il più
alto numero di vittime si è verificato nel territorio di Casteldaccia, a quanto
pare chiaramente una notoria località del Friuli non della Sicilia. Ci
rendiamo conto che la Sicilia ha sempre risolto i suoi problemi in perfetta solitudine,
con i suoi soldi e senza alcun sostegno, ne morale ne concreto, da parte dello
Stato Italiano; ma essere trattati come gentaglia senza regole e senza
coscienza civica da avvicinare sempre con diffidenza e con i dovuti distinguo
rispetto alle “operose” popolazioni del nord Italia ci ha stancato.Siamo
stanchi di subire questi attacchi mediatici ed assistere all’Assordante
silenzio dei politici siciliani. A Palermo
ed Agrigento le alluvioni hanno provocato l’isolamento di interi territori con
le loro relative cittadine. Il ragusano, il calatino, l’ennese, il catanese non
si riconoscono più, l’agricoltura è
stata messa in ginocchio da una tragedia immane senza alcun distinguo. Ma per il Governo Nazionale, per i media Nazionali
il Sud, la Sicilia, non conta. Le calamità del sud non sono le stesse di quelle
che colpiscono il Nord. In Sicilia il problema è una casa costruita
abusivamente. Senza voler assolutamente offendere i nostri amici genovesi, anzi
approfittiamo per ribadire il nostro sostegno e vicinanza per quanto stanno
subendo dalla caduta del ponte Morandi, ci chiediamo come mai nessun TG abbia
mai evidenziato, sottolineato o semplicemente sospettato della estrema
vicinanza di interi palazzi al fatidico ponte Morandi? In quel caso chi ha dato le concessioni edilizie per
far costruire persino sotto il ponte? A nessuno e sorto il dubbio che tali
autorizzazioni probabilmente sono “appena appena” eccessive? Le TV Nazionali
non hanno prontamente imbandito interminabili dibattiti su presunte eccessive
leggerezze amministrative? Ma per una semplice abitazione abusiva sono già
iniziati i lunghi dibattiti di sapientoni bravi solo a buttare ulteriore fango
sulla Sicilia. E cosa ancora più grave ed offensiva per tutti i
siciliani è che i suoi politici, sia Regionali che Nazionali, non si incazzano,
non denunciano, non si mobilitano per difendere la dignità di popolo dei propri
cittadini. Il Governo Regionale brilla per l’assenza e la non
indignazione verso l’offensivo atteggiamento del Governo Nazionale e delle sue
TV Nazionali riservato alla Sicilia. Ricordiamo quanto è successo nel messinese, ed anche
allora si puntò il dito su presunte costruzioni abusive, con la conseguenziale
mancata attivazione di quei canali nazionali per un aiuto concreto di una popolazione
in ginocchio ed un territorio distrutto. Anche in quel caso i nostri politici
si trovarono altrove affaccendati e non hanno difeso la loro terra. Da tempo il Sinalp denuncia la mancata manutenzione
del territorio. Abbiamo più volte proposto al precedente ed all’attuale Governo
un utilizzo razionale dei precari della forestale per una costante manutenzione
e attenzione del territorio. Se gli alvei dei fiumi e dei torrenti presenti
nell’isola fossero costantemente manutenuti probabilmente la tragedia di
Casteldaccia non si sarebbe verificata. Abbiamo circa 22.000 forestali anche se precari e
part time, non bruciamo le loro professionalità tra la soffocante burocrazia
governativa che è sempre pronta a trovare i problemi al loro utilizzo ma mai le
soluzioni. In una riunione sindacale con gli Assessori
all’Agricoltura ed al Territorio avevamo proposto un progetto di fuoriuscita
con pensionamenti e prepensionamenti di una parte dei forestali e poi la
stabilizzazione dei rimanenti circa 8.000 lavoratori con contratti
indeterminati e tempo pieno d’intesa con l’INPS. Dopo aver ricevuto
l’apprezzamento alla nostra proposta da allora nulla è successo. Con questo
progetto avremmo avuto una forza lavoro importante ed in grado di fare la
corretta manutenzione di un territorio fragile, abbandonato e troppo spesso
devastato dalle intemperie. Il Sinalp Sicilia invita tutti i cittadini Siciliani
che amano la loro terra a venirci a trovare nella sede Regionale di Via G.
Serpotta 53 Palermo tel. 091333195 per una azione collettiva a difesa della
dignità della Sicilia pretendendo dai nostri rappresentanti politici Regionali
e Nazionali una maggiore attenzione agli interessi del popolo siciliano.