Erede dei grandi cantautori romantici italiani
Il “Viaggio” lungo le emozioni di Seby Mangiameli

Una tappa siciliana per il nuovo tour “Il Viaggio”, un progetto co-prodotto con
Giuseppe Matarazzo e che ha dato anche il titolo al CD dove
convergono numerose influenze, dai suoni mediterranei all'etno-folk-jazz.
“Un viaggio – racconta Seby Mangiameli – che per
quanto mi riguarda è proprio un percorso che ho lungamente meditato, camminato
e pensato. Ho camminato lungo terre senza aver mai toccato il suolo, questo perché il viaggio per
me non è qualcosa di vissuto fisicamente, ma molto più ampio. Ci
sono luoghi dove effettivamente non mi sono recato mai, come l’Argentina o i
Balcani, l’Irlanda, ma che ho esplorato in altre forme, con la mente, con la
conoscenza”.
E lungo alcuni dei brani
contenuti nel cd “Il Viaggio” e riprodotti live ieri sera si entra in una
dimensione unica. Non manca la sicilianità come nel testo “Sicilia
Omnia est” che è più un inno, o in “Signora
di Nivi” rigorosamente in dialetto e dedicata all’Etna. O ancora l’attenzione ai
temi sociali che tratta in modo non convenzionale come in “Madri in piazza” un brano
scritto in ricordo delle mamme di Plaza de Mayo in Argentina per i
desaparecidos, “La gente non ride” o “La corsa” in cui ironicamente si descrive
la società contemporanea.
La musica che propone è molto raffinata,
colta, tanto da essere da molti addetti ai lavori ritenuto un degno erede della
tradizione del cantaurorato italiano percorso già da iconiche figure quali
Guccini, De Andrè e Fossati, di cui troviamo forti rimandi.
“Seby con i suoi
brani viaggia nei meandri dell’animo umano, - sottolinea nella sua recensione
il musicista Nat Minutoli - dall’amore in poi. Egli trasforma tutto in musica
con un “condimento” di sicilianità che rende ancor più piacevole la sua arte.
Oltre alla sua calda e convincente voce egli ci prende con la sua musica
magistralmente composta ed eseguita da lui e dal gruppo Tedranura. Seby
Mangiameli sta scalando con tenacia il suo successo e vede nitidamente la
vetta”.
sabato 23 novembre 2019
Cristina D'Arrigo
